Stop ai tagli alla scuola – In due occasioni diverse, nel corso delle ultime ore, il Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha ribadito lo stesso concetto: non verranno più ridotti i viveri alle scuole, almeno per il momento. L’ha detto all’agenzia Ansa: “Per il 2012 non ci saranno assolutamente tagli, né dal punto di vista del finanziamento all'Università e agli enti di ricerca, né per il diritto allo studio”.
Il 2013 l'anno dei cambiamenti – Poi ha spiegato che nel 2013, invece, ci saranno “nuove regole che andremo a studiare”. Ancora non si sa di che tipo, comunque l’obiettivo è quello di arrivare preparati, credibili e competitivi, nel 2014, davanti al resto dell’Europa. Sì, perché nel 2014 saranno sfornati – o almeno dovrebbero – dei programmi più moderni. Intervistato anche dalla Rai, Profumo è tornato sull’argomento: “Questo non sarà un anno di tagli per la scuola. Credo che quella fase sia terminata. Il Paese ha capito che il vero investimento per il suo futuro è proprio nella scuola”.
E i prof? – Ah, l’hanno capito! Alleluja! Quindi s’è schierato dalla parte dei prof: “non hanno stipendi corretti. Non sono confrontabili con quelli degli altri Paesi, ma io credo che il corpo docente in questo momento chieda prima di tutto di essere rispettato e rivalutato. Tutta la scuola chiede di essere rivalutata per quello che rappresenta per l'intero Paese”. Ragazzi, queste parole sono proprio belle: dite che diventeranno realtà? Secondo il Ministro, fra le priorità c’è anche la sicurezza degli edifici scolastici, per cui è già disponibile una certa somma di denaro. Un somma che però non basta, ecco perché si sta cercando il modo di trovare altri soldi tramite i Comuni e le Province.